Mastoplastica additiva
La mastoplastica additiva è indicata per tutte quelle donne che desiderano aumentare il volume del proprio seno
La mastoplastica additiva è indicata per tutte quelle donne che desiderano aumentare il volume del proprio seno e/o correggere eventuali asimmetrie mammarie congenite o acquisite. Può essere effettuata in donne di età superiore ai 18 anni ed ha come obiettivo quello di fornire un risultato estetico proporzionato alle caratteristiche fisiche della paziente stessa.
E’ assolutamente necessario eseguire, oltre alle analisi ematochimiche di routine, anche un’ecografia mammaria e/o mammografia per poter escludere la presenza di patologie benigne o maligne della ghiandola mammaria. E’ indispensabile, inoltre, effettuare un’accurata prima visita preoperatoria per poter parlare insieme di quelle che sono le finalità, i reali risultati e le possibili complicanze dell’intervento.
Non esiste la protesi ideale, la forma va scelta in base alle caratteristiche anatomiche della paziente ed in base al tipo di risultato che si predilige ottenere. Si può però dire che in linea generale , nella maggioranza dei casi, la forma a “goccia” della protesi fornisce un aspetto più naturale rispetto alla forma tonda.
La protesi mammaria può essere posizionata sotto la ghiandola (retroghiandolare) oppure sotto il muscolo (retromuscolare). La scelta dell’alloggiamento dipende dalle caratteristiche anatomiche della paziente. Nello specifico in mammelle poco sviluppate è consigliabile inserire la protesi in una tasca sottomuscolare per conferirle maggiore copertura e per ottenere un risultato più naturale. In mammelle che già presentano un sufficiente spessore dei tessuti è possibile posizionare la protesi dietro la ghiandola. Esiste anche la possibilità di adottare, in molti casi, una tecnica ibrida tra le suddette chiamata “dual plane” che integrando i vantaggi delle due tecniche, fornisce la possibilità di ottenere un risultato più naturale e più stabile.
No, non è più una regola. La maggior parte delle case produttrici forniscono una garanzia a vita delle protesi grazie all’utilizzo di nuovi materiali che le rendono più stabili nel tempo. Questo però non esclude la possibilità che si verifichi, nell’arco di vita, la necessità di cambiarle. E’ pensiero comune ormai di sostituire le protesi solo ed esclusivamente in presenza di complicanze.
Abbiamo a disposizione tre vie d’accesso cutanee per inserire le protesi: cavo ascellare, solco sottomammario ed emiperiareolare. La scelta varia in base alle caratteristiche anatomiche e alle esigenze della paziente. Personalmente, laddove è consentito dall’anatomia, cerco di andare in contro alla preferenza espressa dalla mia paziente. Tuttavia l’esito cicatriziale sarà in tutti i casi ben mimetizzato e di conseguenza scarsamente apprezzabile.
E’ molto importante rispettare, soprattutto in questa fase, quelle che sono le indicazioni del chirurgo. Fondamentale è il riposo assoluto nelle prime 24-48 h evitando di muovere nel limite consentito le braccia. Successivamente la paziente può tornare a quelle che sono le attività quotidiane astenendosi però dal sollevare pesi, anche leggeri. La ripresa dell’attività lavorativa, se si svolge un lavoro più o meno sedentario, è generalmente consentita dopo 6-7 giorni. Si può tornare alla guida dopo almeno due settimane e la ripresa dell’attività fisica sarà consentita dopo almeno 30 giorni dall’intervento.
Lo “scoppio” delle protesi in aereo è una leggenda metropolitana che è giusto sfatare. Dopo l’intervento di mastoplastica additiva, superata la convalescenza, si può condurre una vita normale e non ci sono limitazioni di vario genere.
Niente di più errato! Le protesi non interferiscono con nessuna procedura diagnostico-strumentale. Dopo l’intervento di mastoplastica additiva la donna può e DEVE eseguire ecografia e/o mammografia secondo suggerimento medico. Non ci sono assolutamente controindicazioni ad avere una gravidanza dopo l’intervento chirurgico né tantomeno all’allattamento.