Esiti cicatriziali acne
Tutti quei segni lasciati sulla pelle dalle lesioni infiammatorie tipiche di questa condizione quali pustole, comedoni, cisti
Tutti quei segni lasciati sulla pelle dalle lesioni infiammatorie tipiche di questa condizione quali pustole, comedoni, cisti etc… Se l’acne viene curata nei modi e nei tempi adeguati generalmente non lascia segni visibili sulla pelle ma, in alcuni casi, il prolungamento dell’infiammazione o il sopraggiungere di complicanze infettive può determinare la formazione della cosiddetta pelle “butterata” tipica di questa condizione. In questi casi, superata la fase “eruttiva” dell’acne, si possono effettuare vari trattamenti volti alla stimolazione diretta del processo riparativo da parte della pelle.
Sicuramente le tecnologie frazionate (laser o radiofrequenze) rappresentano ad oggi lo strumento migliore per il risultato che possono ottenere con tempi di recupero nettamente inferiori a quelli previsti dai trattamenti che si eseguivano fino a qualche anno fa.
Personalmente preferisco utilizzare nella mia pratica clinica la radiofrequenza poiché, a differenza del laser, non è fotosensibilizzante e pertanto può essere effettuata in qualsiasi stagione. Il protocollo di applicazione prevede un minimo di 3 fino ad un massimo di 5-6 sedute da eseguire a distanza di circa 30-40 gg a seconda del quadro clinico individuale. Non richiede anestesia; dopo l’applicazione sarà visibile un lieve arrossamento, eritema, che con l’aiuto di una crema lenitiva scomparirà entro le 24 h.
Con la radiofrequenza frazionata si ha un notevole miglioramento sia della texture cutanea che della pigmentazione con una evidente riduzione di quelli che sono i segni lasciati dall’acne e con ottima soddisfazione del paziente. Tuttavia, trattandosi di cicatrici, non si ha la completa eliminazione. È importante quindi, durante la prima visita, fornire la giusta aspettativa di risultato al paziente.